venerdì 26 giugno 2009

La qualità dell’ abitare. Abitare Feng Shui: il tuo ingresso riceve abbastanza energia?

Oggi andiamo ad esplorare la funzione ed il significato energetico della nostra abitazione, l’ ufficio o il luogo ove svolgiamo l’ attività lavorativa. In questi anni, molte persone chiedono informazioni e indicazioni, con lo scopo di migliorare la qualità abitativa degli spazi che occupano.
Da un lato, non è facile fornire indicazioni generali relative ad una abitazione, perché ogni caso è singolo e deve essere trattato in modo specifico. Dare consigli generali si rivela spesso inutile e controproducente, perché i principi base del Feng Shui non sono stati ancora ben compresi ed assimilati da tutti, e quindi sono difficilmente applicabili.
Comunque, sempre più persone si stanno interessando attivamente al Feng Shui, e questo è un fattore positivo, da incoraggiare. Ma bisogna avere interesse con continuità, perché i consigli, se ben compresi, permettono anche al principiante di agire sulla propria abitazione, senza fare danni. Questo articolo sul Feng Shui è dedicato a principianti, esperti, insegnanti, addetti ai lavori.

L’ ingresso è … la bocca dell’ abitazione!
Per semplificare le cose, abbiamo assimilato l’ ingresso dell’ abitazione alla bocca. La funzione principale della bocca è mangiare, e precisamente mangiare cibo sano e nutriente. Per mangiare, devo avere davanti a me un piatto. Inoltre, affinché io sia effettivamente in grado di assumere il cibo, devono sussistere quattro condizioni:
1 - il piatto deve essere pieno. 2 - il cibo deve essere buono. 3 - devo essere in grado, in qualche modo, di portare il cibo dal piatto alla bocca. 4 - la bocca deve poter accettare il boccone

Abbiamo già approfondito il quarto punto; ora invece ci concentriamo sul primo e sul secondo.

La facciata e l’ area antistante
Avvicinandomi all’ abitazione, indipendentemente che si tratti di un condominio, un edificio o una casa privata, oppure un negozio o un ufficio, sarò quasi sicuramente accolto dal lato della facciata. Abbiamo già osservato che la facciata dovrebbe essere più aperta del retro, e comunque avere di fronte a sé uno spazio sufficientemente ampio in proporzione all’ edificio o alla casa in esame. Questo spazio è proprio il nostro piatto.
Innanzitutto, il piatto deve essere proporzionato all’ edificio. Una casa piccola avrà bisogno di un piatto piccolo; un grande edificio avrà bisogno di una grande piazza, ove l’ energia si raduna e si calma prima di entrare all’ interno. La prima cosa da valutare, quindi, è se la zona antistante l’ abitazione è appropriata. A questo scopo ci possiamo porre le seguenti domande: quest’ area è sufficientemente grande? E sufficientemente delimitata? È utilizzata? È attiva?

L’ importanza delle strade
Abbiamo detto che il piatto deve essere pieno, perché altrimenti non ci possiamo nutrire. Ciò significa che l’ area antistante l’ abitazione deve ricevere una quantità di energia sufficiente dalle strade che conferiscono proprio in quel punto. Ci dobbiamo quindi chiedere se queste strade siano di larghezza sufficiente; oppure, se piccole, siano in numero sufficiente. Ci si può anche chiedere se la direzione del traffico si muove verso la facciata, o in modo da evitarla.

Il caso del Vaticano
Un esempio dell’ importanza di quest’ ultima considerazione è proprio il Vaticano, a Roma. Dopo la costruzione della Basilica e di Piazza San Pietro, si è reso necessario tagliare il quartiere adiacente (composto di abitazioni e piccole stradine) con una strada grande e rettilinea, Via della Conciliazione. Solo una struttura stradale di questo tipo poteva essere sufficientemente forte da nutrire un edificio così grande e imponente. Contrariamente a quello che si pensa, questa strada non costituisce affatto uno Sha per il Vaticano. Anzi, è fondamentale perché porta il nutrimento necessario. In questo caso, è molto meglio una strada rettilinea e centrale piuttosto che un percorso sinuoso.
Non bisogna infatti pensare, con un’ immagine un po’ bucolica e ingenua, che il Feng Shui funzioni sempre nello stesso modo per tutti. Costruire percorsi curvilinei, sinuosi, e inserire elementi che tendono ad armonizzare le energie, non è sempre e comunque favorevole. A volte abbiamo bisogno di energie in scontro.

C’ è Feng Shui e Feng Shui!
Il Feng Shui è anche fatto di linee rette! Anzi, un vero esperto sa benissimo quando è necessario usare una linea retta, e quando invece è necessario utilizzare altre forme. Perché limitarsi al solo uso di linee curve? Le linee curve rappresentano l’ aspetto yin; le linee rette l’ aspetto yang. Per avere armonia bisogna bilanciare entrambi: questo è chiaro.
Un grande edificio ha bisogno di un’ energia molto forte, e non c’ è niente di meglio di una strada rettilinea per fornire questo tipo di energia. Senza Via della Conciliazione così com’ è, il Vaticano non avrebbe potuto essere quello che è oggi, e detenere un tale potere.

Per le attività lavorative …
È chiaro che se queste due condizioni (area antistante + strade) non si verificano, vi possono essere dei problemi. In particolare, queste condizioni sono essenziali per le attività lavorative. Se:- anteriormente all’ edificio, lo spazio non è proporzionato, così che si ha una sensazione di ristrettezza, di limitazioneovvero se- i percorsi che portano in questa zona non sono sufficienti, oppure presentano altri problemiallora, un’ attività lavorativa avrà difficoltà a svilupparsi.

Il piatto può essere pieno, ma il cibo è davvero buono!?
Veniamo ora al secondo punto: il cibo deve essere buono. Perché, anche se l’ area antistante l’ abitazione è adeguata, l’ energia che arriva potrebbe non essere così buona. Ad esempio potrebbe essere un’ energia debole o stagnante, oppure potrebbe essere un’ energia troppo forte e dirompente.
Ad esempio, se un’ abitazione è costruita su una sella, o su un crinale, e il cancello della proprietà è posizionato proprio nel punto più alto, in modo che la strada sale da un lato, arriva di fronte all’ ingresso, per poi ridiscendere dall’ altro, può verificarsi il caso che non ci sia uno spazio sufficiente per l’accumulo dell’energia. Con questa conformazione, l’ energia è troppo dispersa e l’ abitazione non potrà avvantaggiarsene. È come un piatto in cui ci sono solo degli avanzi di cibo!
Se l’area antistante l’ edificio è trascurata, abbandonata, oppure vi sono degli edifici in rovina, o altri elementi sgradevoli, oppure per qualche motivo non ci si sente a proprio agio in questa zona, l’ energia che entra nell’ abitazione è in qualche modo sciupata. Le persone cercano di evitare quest’ area, e chi occupa l’ abitazione evita di osservarla perché la vista non è gradevole. È come un piatto con del cibo avariato.
Se un’ abitazione riceve energia da una strada rettilinea, centrale o laterale, e giungendo presso l’ abitazione non c’ è uno slargo, né un’ area deputata a rallentare e calmare il flusso di energia, questo può essere molto pericoloso, perché la percezione profonda della struttura spaziale indica un forte pericolo da quella direzione. In questo caso si può parlare di Sha.
Questa situazione generalmente non è buona, e la gravità dello Sha può essere valutata osservando la proporzione tra l’ edificio, la larghezza e la lunghezza del tratto rettilineo di strada. Più abbiamo la sensazione che l’ edificio sia troppo piccolo rispetto alla strada, più forte è lo Sha. Nel nostro paragone, è come se ci riempissero il piatto con un tale impeto che il cibo ci schizza addosso.
Se un edificio non ha un’ area pianeggiante sufficientemente ampia per le necessità degli occupanti, l’ energia non si può raccogliere ed accumulare, ma scivola via. È come avere un piatto bucato. Questa situazione può facilmente indicare difficoltà economiche, o spese sempre maggiori delle entrate.
Se, tra l’ abitazione e l’ area antistante, vi è una siepe troppo alta, oppure un muro imponente, ciò significa che è difficile accedere a quell’ energia. In questo caso vi può essere un blocco. Per i privati, questo può essere un aspetto non particolarmente problematico, anzi a volte può indicare il desiderio di mantenere una maggiore privacy, oppure di essere difficilmente reperibili. Ma per un’ attività lavorativa (tranne rare eccezioni), questo può essere un grosso problema. È come avere un piatto con un coperchio che ha solo un piccolo buco, e per mangiare possiamo solo introdurre la forchetta dentro questo buco.
Se l’ area antistante l’ edificio è proporzionata e ben tenuta, ma malamente servita dalle strade, l’ energia farà fatica ad accumularsi. Anche in questo caso potremmo avere problemi di carenza di energia. Il cibo è buono, ma il piatto è quasi vuoto! Bisogna contentarsi di quel poco che c’ è.
Se le strade sono adeguate, ma l’ area antistante l’ edificio è troppo piccola o addirittura mancante, siamo in una situazione simile: c’ è poco cibo. In questo caso, l’ energia passa ma non riesce a fermarsi. È come quando aspettiamo che il cameriere ci serva, ma quando arriva porta sempre il piatto a qualcun altro!

Differenti analisi secondo la tipologia abitativa
Per un appartamento, questa analisi deve essere effettuata in primo luogo per il condominio, e solo successivamente per l’ appartamento stesso, prendendo in considerazione la porta d’ ingresso e l’ area antistante, sul pianerottolo ove si affaccia la porta stessa.
Per un negozio, occorre osservare l’ area antistante la facciata, le vetrine o l’ ingresso.
Per un ufficio o uno studio professionale situato in uno stabile, bisogna comportarsi in modo analogo all’appartamento.
Per un palazzetto, occorre effettuare un’ analisi simile a quella di una abitazione. A volte sono necessari strumenti avanzati per effettuare un’ analisi corretta.Per una grande struttura, un centro commerciale o un palazzo, il discorso può essere differente ed è necessaria la valutazione e l’ intervento di un professionista.
Se la valutazione è favorevole, ciò significa che non bisogna intervenire sugli esterni, almeno per quanto riguarda questo aspetto. Se, invece, la valutazione è sfavorevole, occorrerà agire in qualche modo per risolvere la situazione, o quanto meno per armonizzare al meglio il flusso dell’ energia.

[ fonte: http://www.mondocasablog.com/ ]

venerdì 19 giugno 2009

La qualità architettonica: un obiettivo comune

La Commissione Giovani dell’Ordine degli Architetti, e il Gruppo GiovaniImprenditori Edili di ANCE Lecco, propone un ciclo di conferenze sull’architettura dal titolo: “La qualità architettonica: un obiettivo comune”, tema cardine del recente Congresso Mondiale dell’Architettura, tenutosi a Torino nel 2008.
Dalla sinergia tre i Giovani Architetti ed i Giovani Imprenditori Edili è nata la decisione di affrontare questo delicato tema in modo da sensibilizzare colleghi, operatori e fruitori su un corretto modo di fare architettura. Pensando al futuro delle nostre professioni crediamo che solamente da una stretta collaborazione tra architetti e costruttori, figure probabilmente troppe volte slegate tra loro, si potranno ottenere risultati di alta qualità.

Progettisti di fama, esempi di architettura di qualità
Il ciclo di conferenze prevede la presenza di progettisti di fama nazionaleed internazionale che si sono contraddistinti per il modo di “fare architettura” rivolto alla qualità del progetto mediante un’approfondita ricerca sulle forme ed i materiali.Si intende dimostrare che da una stretta collaborazione tra progettisti qualificati, imprese sensibili al “buon costruire” e clienti competenti, l’obiettivo della qualità architettonica è raggiungibile senza che i costi di costruzione e di conseguenza i prezzi di vendita subiscano incrementi.

Una proposta a tutta la comunità locale
L’architettura non è “una cosa privata ed intima” ma incide sul paesaggio e sulle città che tutti abitiamo. Quindi il tema della qualità architettonicanon riguarda solamente i progettisti ed i costruttori, bensì l’intera collettività in modo che gli esempi portati risultino da stimolo per aumentare il bagaglio culturale e siano istruttivi per il proprio futuro.
Proprio per questo motivo, il ciclo di conferenze si rivolge non solo agli addetti ai lavori ma anche ai rappresentanti delle istituzioni locali, ai sindaci, ai tecnici comunali, agli operatori del mercato e agli studenti. È necessario infatti sensibilizzare tutte le figure in gioco nel processo progettuale-costruttivo, perché tutte possano perseguire il medesimo obiettivo: la qualità architettonica.

Il programma degli incontri
• Boris Podrecca: giovedì 21 maggio 2009, ore 18.30
• Studio 5+1: giovedì 28 maggio 2009, ore 18.30
• Marco Castelletti: giovedì 4 giugno 2009, ore 18.30
• Joseph Di Pasquale: giovedì 11 giugno 2009, ore 18.30
• Cino Zucchi: giovedì 18 giugno 2009, ore 18.30
• Giorgio Grassi: venerdì 2 ottobre 2009, ore 18.30
• Marco Casamonti: giovedì 8 ottobre 2009, ore 18.30
• Stefano Boeri: giovedì 15 ottobre 2009, ore 18.30
• Tavola Rotonda: giovedì 22 ottobre 2009, ore 18.30

La sede degli incontri
La sede degli incontri sarà la Casa dei Costruttori - ANCE Lecco, edificio progettato da Mario Botta e già sede lo scorso anno dell’evento rappresentato dalla mostra di Giancarlo Vitali con allestimenti di Mario Botta. Essa rappresenta un ottimo esempio di bella architettura in grado diriqualificare una zona periferica della città.
www.ancelecco.it

martedì 16 giugno 2009

Miluce: esclusive residenze light - tech nel cuore di Milano

Miluce, il nuovo ed esclusivo progetto architettonico firmato Studio Marzorati Architettura, sorgerà in Via Pirelli, nel quartiere Garibaldi - Repubblica: completamente riqualificata, quest’ area sarà una delle isole pedonali più grandi d’ Europa, con spazi di verde urbano di altissimo pregio intervallati da ampi spazi creati per esaltare al massimo il comfort cittadino.
Il progetto prevede la realizzazione di residenze di prestigio inserite in un’ architettura che si eleva su tre torri circolari con terrazze e roofgarden in sommità, con una vista panoramica mozzafiato sulla città di Milano. Concezioni abitative originate da una progettualità dominata dalla luce che qualifica e caratterizza l’ edificio rendendo unico ogni dettaglio del vivere light - tech.
Si tratta di residenze esclusive per qualità e novità di progetto, un disegno imponente e allo stesso tempo leggero. Un’ idea di trasparenza nuova che produce appartamenti vivibilissimi, moderni, disponibili in diverse metrature, con ampia possibilità di personalizzazione, studiati per rispettare i gusti e le attese di tutti.
Tutti gli appartamenti di Miluce sono stati pensati e progettati per garantire un altissimo livello di comfort e per soddisfare le più attuali esigenze abitative. Saranno appartamenti con finiture di altissimo pregio e una completa dotazione di sistemi domotici, per esprimere al massimo la qualità dell’ abitare moderno.
Nell’ ambito della residenza Miluce, si alterneranno spazi vetrati, arredi alberati, vivaci presenze d’ acqua, zone commerciali di altissimo pregio e collegamenti diretti per i moderni servizi di mobilità cittadina.Il centro di Milano, il Duomo, le antiche mura, i quartieri di Brera e Porta Venezia, il Castello Sforzesco saranno vicinissimi, raggiungibili semplicemente passeggiando.
Le residenze sono di diverse tipologie; fino al 7° piano vi sono soluzioni dal monolocale ai quattro locali da 38 a 220 mq. I
monolocali e i bilocali sono già arredati, chiavi in mano, grazie ad una collaborazione con Poliform & Varenna.
Dal 8° al 14° piano vi sono le Penthouse: si tratta di appartamenti di ampie superfici con
attici e superattici personalizzabili con piscine e vasche idromassaggio da esterno private. Svettano su Milano ed offrono una vista a 360° sulla città. Le Penthouse sono accessoriate con Spa privata (bagno turco professionale) usato per le camere degli alberghi a 5 stelle.
Miluce è l’ unico condominio di lusso esistente in Milano che combina un design elegante a servizi esclusivi: una lobby moderna e tecnologica concepita sul modello dei grandi building newyorkesi con un servizio di virtual concierge pronto a soddisfare tutte le esigenze dei residenti, dalla prenotazione di un teatro, di un taxi, di un volo aereo, alla ricerca di una baby sitter. Sei piani di parcheggi interrati di cui due destinati a
parking a pagamento per soddisfare le esigenze degli ospiti.
Miluce è proprietà del fondo immobiliare chiuso Calatrava, gestito da Vegagest Immobiliare SGR Spa, società di Gestione del Risparmio, indipendente e partecipata da partner bancari e assicurativi.
La vendita e la promozione della residenza è gestita dalla società Forza Quattro Srl con ufficio vendite di via Pirelli, 24 a Milano.

Per informazioni su Miluce http://www.miluce.it/

Scheda progetto: Studio Marzorati Architettura

giovedì 11 giugno 2009

Concorso nazionale di idee “Giardini in Corso - Expo Green”

Salone Internazionale dell’ Outdoor
Fiera Expo Green
11 - 13 Settembre 2009
Bologna
Iscrizione entro il 30 giugno 2009

Expo Green 2009 è l’ appuntamento Internazionale B2B biennale che riunisce in contemporanea e in un’ unica sede tutti i protagonisti del mercato dell’ outdoor, con un obiettivo preciso: creare opportunità e identificare tutte le possibilità di business.
Il Concorso nazionale Giardini in Corso - Expo Green si svolgerà nell’ ambito di Expo Green 2009 nell’ area Ispirazione Naturale, dall’ 11 al 13 settembre. Expo Green è dedicato al verde in tutte le sue sfumature e ad un pubblico molto ampio, sia professionale che amatoriale.
Il concorso, la cui partecipazione è gratuita, è rivolto a paesaggisti, agronomi, architetti e aziende di verde che si occupano di progettazione e / o realizzazione di giardini. I professionisti si impegnano a progettare e a realizzare a proprie spese un giardino e hanno la possibilità di presentare agli appassionati del verde le loro opere, in mostra per tutto il periodo della manifestazione.
Il numero minimo di giardini in gara è di 10. I giardini saranno realizzati nell’ area esterna asfaltata della fiera di Bologna, adiacente ai padiglioni che ospiteranno gli espositori di Expo Green e Ispirazione Naturale e nella stessa area che ospita il Garden Shop, la mostra mercato. Ogni singolo giardino avrà disposizione un’ area di mq 100 (10 x 10), aperta su quattro lati. Verranno garantiti, ad ogni giardino, l’allacciamento elettrico e quello idrico. Sono a carico dell’ organizzazione i consumi elettrici e idrici.
I giardini allestiti nell’ area esterna del quartiere fieristico saranno giudicati da tre giurie distinte: la prima composta da esperti e professionisti del settore; la seconda da giornalisti delle più importanti testate nazionali di giardinaggio e florovivaismo; la terza giuria è rappresentata dal pubblico della manifestazione. Dalle giurie verranno assegnati alcuni premi e una serie di menzioni per i progettisti e le aziende realizzatrici.

Per informazioni
www.expogreen.it
www.ispirazionenaturale.it

martedì 9 giugno 2009

Emergenti e maestri alla Casa dell’Architettura di Roma

Pur provenendo da paesi e culture differenti hanno tutti scelto Roma per perfezionare la propria formazione: sono i 13 giovani talenti internazionali dell’architettura contemporanea autori dei progetti in mostra “Academy Architects at the Acquario”, in programma presso
la Casa dell’Architettura di Roma fino al prossimo 19 giugno.

L’esposizione, a cura di Shara Wasserman, è stata organizzata dall’istituzione culturale romana in collaborazione con sei Accademie estere della Capitale al fine di indagare i nuovi percorsi formali, teorici e tecnologici che sostanziano la progettazione delle “nuove leve” dell’architettura internazionale.

Ana-Maria Goilav e Laura Ilie rappresentano l’Accademia di Romania in Roma; Ursula Emery McClure, Michael A. McClure, Matthew Hural ed Andrew J. Kranis provengono dall’American Academy in Rome; Thea Bech-Petersen e Jakob Schou hanno studiato presso l’Accademia di Danimarca; Joseph Bedford e Pierre Gendron presso la British School at Rome; Héctor Fernàndez Elorza e Inaqui Carnicero Alonso hanno studiato presso la Reale Accademia di Spagna a Roma e Katrin Albrecht presso l’Istituto Svizzero di Roma;

Soluzioni urbanistiche, interventi di ri-sistemazione del tessuto cittadino e salvaguardia del patrimonio monumentale romano, trasformazione e valorizzazione di complessi urbanistici già esistenti sono l’oggetto dei progetti in mostra, illustrati attraverso un suggestivo allestimento multimediale progettato dallo staff di Acquario Romano srl, posto nella grande sala ellittica della Casa dell’Architettura: “su lunghi teli calati dall’alto, sono impresse le immagini dei progetti; nelle dodici nicchie che si aprono sull’emiciclo, quasi fossero piccole teche, sono collocati modelli, piccoli plastici, studi che sono espressione della metodologia e della procedura di lavoro dell’architetto. Sul video scorrono le immagini dei progetti in mostra: lavoro teorico e lavoro realizzato; 6 minuti e 10 inquadrature per illustrare l’attività di ogni architetto”, spiegano gli organizzatori dell’evento, quest’anno alla sua seconda edizione.

Ricordiamo, inoltre, che presso la Casa dell’Architettura, nella serata di oggi, 9 giugno, partirà alle ore 19,30 il ciclo “Ritratti d'Autore”, una cineforum settimanale di 15 documentari d’autore dedicati alla vita e al lavoro di altrettanti maestri dell'architettura e del design contemporaneo, da Giancarlo De Carlo a Maddalena De Padova passando per Vico Magistretti, Achille Castiglioni, Vittorio Gregotti, Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Michele De Lucchi e Mario Bellini, protagonista ed ospite dell’incontro di stasera. Curata da Didi Gnocchi, la rassegna avrà termine il prossimo 9 dicembre.

Se vuoi conoscere l’intero calendario di “Ritratti d'Autore
clicca qui.

[ fonte:
http://www.archiportale.com/ ]

venerdì 5 giugno 2009

Assegnati i RIBA Awards 2009

Anche quest’anno The Royal Institute of British Architects (RIBA) ha annunciato i 103 progetti vincitori dei RIBA Awards 2009.

I progetti premiati per l’eccellenza architettonica non appartengono solo a grandi firme dell’architettura internazionale, ma anche a piccoli studi e variano da un Osservatorio a Kielder nel Northumberland, al masterplan per la rigenerazione di Liverpool, da una residenza privata a Dungeness alla
Wexford Opera House nel sud-est dell'Irlanda. Premiati anche due centri sanitari per la cura e la ricerca sul cancro e centri commerciali come il John Lewis a Leicester e il Reiss HQ di Londra.
Ci sono anche alcuni progettisti premiati per più progetti come
Allies & Morrison (4 premi), Hawkins/Brown (3 premi), BDP (3 premi), Niall Mclaughlin Architects (4 premi) e Penoyre & Prasad (3 premi).

Il Presidente del RIBA, Sunand Prasad, ha definito i premi come il termometro che indica lo stato di salute dell’architettura britannica; si è detto soddisfatto dei risultati del 2009, buoni per qualità e quantità. “Quest'anno la lista dei premiati riflette fedelmente sia la diversità sia il ‘carico di lavoro’ dell'architettura del Regno Unito. È particolarmente incoraggiante vedere che più progetti mirano alla rigenerazione delle nostre città, paesi e campagne. Questi premi, che vengono giudicati su base regionale, riflettono e premiano ciò che di buono si sta facendo in tutto il Regno Unito, e sono anche la base di ciò che promette di essere un altro anno interessante per il RIBA Stirling Prize”.

Fra i 103 progetti premiati sei sono i RIBA European Awards:
1. Fuglsang Kunstmuseum a Lolland (Danimarca) di Tony Fretton Architects
2.
Zenith a Saint-Etienne (Francia) di Foster + Partners
3. Burren House a Dublino (Irlanda) di Niall McLaughlin Architects
4.
Wexford Opera House (Irlanda) di Keith Williams Architects
5. Hoogvliet Heerlijkhied di Rotterdam (Olanda) di FAT
6. Bodegas Protos (Spain) di Rogers Stirk Harbour + Partners
Il vincitore del prestigiosoRIBA Stirling Prize, in associazione con The Architects' Journal e Crystal Digital Technology, sarà assegnato il prossimo 17 ottobre e scelto, come sempre, tra i vincitori dei RIBA National Awards e dei RIBA European Awards.

Per visionare i progetti: http://www.archiportale.com/news/2009/05/concorsi/assegnati-i-riba-awards-2009_15313_30.html

[ fonte: http://www.archiportale.com/ ]


mercoledì 3 giugno 2009

Concorso di design “Jump the Gap International”

Grande partecipazione alla III edizione del concorso di design Roca “Jump the Gap International”: più di 2700 iscritti da 90 paesi hanno presentato fino ad oggi 382 progetti. Questo crescente successo annovera l’ iniziativa tra i più importanti concorsi internazionali di design.
La Giuria, costituita da figure di spicco nel campo dell’ architettura e del design (John Pawson, come Presidente, insieme a Héctor Serrano, Carlos Ferrater, Josep Congost, Alfredo Häberli, Carlos Lamela, Alberto Meda e Chantal Haimade), sta valutando i progetti e il vincitore del concorso verrà proclamato a giugno e sarà premiato, personalmente da John Pawson, il 24 settembre durante 100% Design London.
Il concorso internazionale di design Jump the Gap, ideato da Roca in cooperazione con BCD (Barcelona Design Centre), si rivolge a professionisti di architettura, design e studenti di età inferiore ai 35 anni di qualunque nazionalità. L’ evento è un’ importante piattaforma di lancio per giovani talenti a livello internazionale.
Con questa iniziativa, Roca, marchio leader mondiale nel settore
bagno, cerca di trasmettere un messaggio fondamentale della propria filosofia: disegnare oggi i progetti del domani. L’ Azienda è sempre impegnata nello sviluppo di nuove idee, progetti ed iniziative legati al design, visto come parte integrante dello sviluppo di ambienti bagno completi ed innovativi. Per questi motivi Roca Jump the Gap fa parte di una precisa strategia volta a ricercare soluzioni all’ avanguardia che permettano di adattarsi al meglio alle abitazioni e agli stili di vita di ciascuno. Roca è da sempre impegnata nel proporre idee e concetti innovativi che rappresentino un ponte tra il presente e il futuro, tra il sogno e la realtà.
La scelta della premiazione al 100% Design London non è casuale. È uno dei più importanti forum europei sul design al mondo e una vetrina di grande importanza per designers e architetti di tutto il mondo.
Chi è RocaRoca è leader mondiale nel settore della ceramica sanitaria e nel fornire soluzioni complete per l’ ambiente
bagno. Attualmente è presente in più di 135 paesi e possiede 65 centri produttivi in 17 paesi.
Realtà all’ avanguardia e in costante evoluzione, Roca è impegnata nella ricerca del design di eccellenza per ogni suo prodotto per riuscire a fornire spazi unici in grado di coinvolgere tutti i cinque sensi. Come marchio di livello mondiale, Roca crea prodotti versativi che si adattano agli usi e costumi di consumatori di qualunque paese, fornendo soluzioni sia per il presente e che per il futuro.
Roca considera la creazione del futuro attraverso il design e l’ innovazione il suo principale obbiettivo. Grazie a questa filosofia, da sempre collabora con prestigiosi designers, architetti e interior designer, come Moneo, Chipperfield, Herzog & De Meuron, Benedito, Giugiaro o Schmidt & Lacken, Urbinati, ed è divenuta un marchio leader mondiale e un punto di riferimento nel mondo dell’
arredo bagno.

[ fonte:
www.mondocasablog.com ]